giovedì 6 gennaio 2011

DESPERATE HOUSEWIFE


Oggi è tornato il sole, splende non troppo alto, ma solo troppo basso in cielo, ma splende dopo 2 settimane di tempo tipicamente invernale e ancora di più tipicamente British! Sarà solo un miraggio e poi non si farà vedere per tutto gennaio, ma intanto c’è..
In questi che forse sono i miei ultimi giorni da casalinga (uso ancora il condizionale perché visto tutto, finchè non inizio a lavorare non ci credo…) ho pensato di raccontarvi i miei ultimi due mesi, a casa, mentre Ale ricuciva persone pugnalate nei posti più strani.
All’inizio, quando arrivi in una città nuova, dove conosci si e no la tizia dell’agenzia che ti ha affittato casa, una città da 2 milioni di persone e che non è propriamente fortunata con il clima, e sei a casa … tutto il giorno, da sola, ti dai degli obiettivi, quelle cose che dici “quando avrò tempo lo farò”, giusto per ridurre un po’ il rischio di morire di noia o solitudine.
Ebbene, arrivati qui iniziai dapprima a girare almeno tutti supermercati del centro, reparto per reparto, a cercare in internet le varie succursali, ad uscire ogni giorno anche solo per prendere il pane, e imparai così bene dove c’è ogni cosa che un giorno mi sentii chiedere dal papà di Ale “Chiara, ma hai una pianta topografica di ogni supermercato che vai sempre così sicura?”. A questo, praticamente subito si aggiunse l’ispezione dei negozi di vestiti e scarpe e centri commerciali e devo dire che se anche le scarpe un po’ lasciano a desiderare, almeno qualche negozio figo e fashion c’è… e anzi quando ci passo davanti cerco di non guardare troppo, per non essere indotta in tentazione.
La fase successiva fu quella di leggere tutte le guide a mia disposizione sulla Scozia (per decidere le cose da andare a vedere, le gite da fare o dove portare gli amici quando vengono a trovarti) e di darmi all’arte culinaria: visto che dopo circa 10 supermercati non avevo ancora trovato un posto dove ci fosse pasta sfoglia o briseè sfusa (cioè senza mille altre robe dentro), decisi che era venuto il momento di provare, e dopo il primo tentativo venuto un po’ così, devo dire che al momento mi riescono proprio bene, e mi diverto anche a farle… fu poi il turno dei mille tipi di torte salate, di dolci con le mele, dei risotti, per passare poi alla pizza ed ai pansotti fatti in casa per festeggiare il nostro Natale (festeggiato per la precisione il 26)..
Siccome poi il tempo però era proprio tanto passai alla fase “allenamento per la maratona”: le prime settimane furono ottime, sole e non troppo caldo e non troppo freddo, a volte minime nuvole! Ma in tutto questo non avevo considerato due cose fondamentali: il metro di neve che ricoprì la città da fine novembre a metà dicembre e lo strato di ghiaccio che ricopre la città da  metà dicembre ad ora… L’apice fu il giorno di Natale quando per tornare dall’ospedale di Ale, dove ero andata per sentirci meno soli tutti e due e per portargli il pranzo, ci impiegai un’ora (di norma è mezz’ora)… avrei fatto prima slittando o scivolando con un telo per terra … tanto comunque le cadute furono numerose: 3 vere e proprie e una pure con lancio di cellulare in mezzo alla strada a 4 corsie (naturalmente e per fortuna vuota), 5 perdite di equilibrio fermate in tempo e altre 5-6 “inciampi”.
Infine.. non contenta e non soddisfatta, oltre a leggere libri inglesi, guardare film o serie TV solo in inglese (naturalmente con i sottotitoli per riuscire a capire), e qualche volta studiare (e fare schemi riassuntivi per la mia amica Enza), oltre a parlare via Skype con gli amici,, oltre ad aver passato 3 settimane a fare i giretti con i miei genitori e quelli di Ale, mi comperai i colori ad olio.. e dopo 10 anni dall’ultima volta che avevo preso in mano tela e matita… iniziai a dipingere… la disperazione non ha mai fine!!!!
Però in tutto questo sono contenta..e ho altri mille progetti da fare: le lasagne fatte a mano, provare un dolce nuovo a settimana, almeno un altro quadro in testa (dopo che avrò finito quello ancora in atto), la guida dall’Inghilterra da leggere, i negozi di arredamento da visitare, diventare socia onoraria Ikea (dicono che dopo che ci vai 1 volta a settimana per alcuni mesi consecutivi lo diventi di diritto…io sono a 2 mesi, ma se continuo così sono sulla buona strada) e last but not least… iniziare a lavorare!!!!!

Chiara