Oggi è tornato il sole, splende
non troppo alto, ma solo troppo basso in cielo, ma splende dopo 2 settimane di
tempo tipicamente invernale e ancora di più tipicamente British! Sarà solo un
miraggio e poi non si farà vedere per tutto gennaio, ma intanto c’è..
In questi che forse sono i miei
ultimi giorni da casalinga (uso ancora il condizionale perché visto tutto,
finchè non inizio a lavorare non ci credo…) ho pensato di raccontarvi i miei
ultimi due mesi, a casa, mentre Ale ricuciva persone pugnalate nei posti più
strani.
All’inizio, quando arrivi in una
città nuova, dove conosci si e no la tizia dell’agenzia che ti ha affittato
casa, una città da 2 milioni di persone e che non è propriamente fortunata con
il clima, e sei a casa … tutto il giorno, da sola, ti dai degli obiettivi,
quelle cose che dici “quando avrò tempo lo farò”, giusto per ridurre un po’ il
rischio di morire di noia o solitudine.
Ebbene, arrivati qui iniziai
dapprima a girare almeno tutti supermercati del centro, reparto per reparto, a
cercare in internet le varie succursali, ad uscire ogni giorno anche solo per
prendere il pane, e imparai così bene dove c’è ogni cosa che un giorno mi
sentii chiedere dal papà di Ale “Chiara, ma hai una pianta topografica di ogni
supermercato che vai sempre così sicura?”. A questo, praticamente subito si
aggiunse l’ispezione dei negozi di vestiti e scarpe e centri commerciali e devo
dire che se anche le scarpe un po’ lasciano a desiderare, almeno qualche
negozio figo e fashion c’è… e anzi quando ci passo davanti cerco di non
guardare troppo, per non essere indotta in tentazione.
La fase successiva fu quella di
leggere tutte le guide a mia disposizione sulla Scozia (per decidere le cose da
andare a vedere, le gite da fare o dove portare gli amici quando vengono a
trovarti) e di darmi all’arte culinaria: visto che dopo circa 10 supermercati
non avevo ancora trovato un posto dove ci fosse pasta sfoglia o briseè sfusa
(cioè senza mille altre robe dentro), decisi che era venuto il momento di
provare, e dopo il primo tentativo venuto un po’ così, devo dire che al momento
mi riescono proprio bene, e mi diverto anche a farle… fu poi il turno dei mille
tipi di torte salate, di dolci con le mele, dei risotti, per passare poi alla
pizza ed ai pansotti fatti in casa per festeggiare il nostro Natale
(festeggiato per la precisione il 26)..
Siccome poi il tempo però era
proprio tanto passai alla fase “allenamento per la maratona”: le prime
settimane furono ottime, sole e non troppo caldo e non troppo freddo, a volte
minime nuvole! Ma in tutto questo non avevo considerato due cose fondamentali:
il metro di neve che ricoprì la città da fine novembre a metà dicembre e lo
strato di ghiaccio che ricopre la città da metà dicembre ad ora… L’apice fu il giorno di Natale quando
per tornare dall’ospedale di Ale, dove ero andata per sentirci meno soli tutti
e due e per portargli il pranzo, ci impiegai un’ora (di norma è mezz’ora)…
avrei fatto prima slittando o scivolando con un telo per terra … tanto comunque
le cadute furono numerose: 3 vere e proprie e una pure con lancio di cellulare
in mezzo alla strada a 4 corsie (naturalmente e per fortuna vuota), 5 perdite
di equilibrio fermate in tempo e altre 5-6 “inciampi”.
Infine.. non contenta e non
soddisfatta, oltre a leggere libri inglesi, guardare film o serie TV solo in
inglese (naturalmente con i sottotitoli per riuscire a capire), e qualche volta
studiare (e fare schemi riassuntivi per la mia amica Enza), oltre a parlare via
Skype con gli amici,, oltre ad aver passato 3 settimane a fare i giretti con i
miei genitori e quelli di Ale, mi comperai i colori ad olio.. e dopo 10 anni
dall’ultima volta che avevo preso in mano tela e matita… iniziai a dipingere…
la disperazione non ha mai fine!!!!
Però in tutto questo sono
contenta..e ho altri mille progetti da fare: le lasagne fatte a mano, provare
un dolce nuovo a settimana, almeno un altro quadro in testa (dopo che avrò
finito quello ancora in atto), la guida dall’Inghilterra da leggere, i negozi
di arredamento da visitare, diventare socia onoraria Ikea (dicono che dopo che
ci vai 1 volta a settimana per alcuni mesi consecutivi lo diventi di diritto…io
sono a 2 mesi, ma se continuo così sono sulla buona strada) e last but not
least… iniziare a lavorare!!!!!
Chiara
Allora.... vediamo se ho capito come si fa a postare qualcosa.... ci avevo già provato, avevo scritto per mezzora, ho inviato e poi mi sono accorto che non avevo postato un beato cazzo!! Quindi questa è una prova!!
RispondiEliminaAHHHH... forse ce l'ho fatta!!
RispondiEliminaDirete: capirai che impresa....! Vero!
Però potrei mantenere l'anonimato... tanto per evitare una figura di merda! Vediamo... decido alla fine! Beh, intanto sono in reparto anche io (nel reparto che Ale ha abbandonato)... e questo restringe il numero dei sospetti.... poi non mi chiamo Isi.... inoltre sono l'unico che lavora veramente di notte, come Ale....
Ragazzi, mi fate tenerezza.... prima Ale ed ora anche tu, Chiara.... il che mi viene più fisiologico, visto che è difficile che Ale faccia tenerezza, a meno che non lo si immagini come Po..... non fluvialmente parlando, ma come il KungFu Panda! Giuro che ti ho immaginata a girovagare con lo sguardo un po' vacuo ma pieno di illusa speranza per centri commerciali e supermercati... Alcuni suggerimenti: puoi montare uno specchietto su un bastoncino telescopico e verificare se è vero che gli scozzesi hanno i maroni al vento sotto il kilt.... Puoi anche montare una piccola telecamerina e farci un reality.... Ale è un po' che non si fa sentire: sta allargando il giro di ricuciti ad Edimburgo, dopo avere salvato tutta Glasgow? Altro consiglio: dipingete Glasgow come una ridente cittadina, verde ed allegra, piena di figone e modelli che girano seminudi, 25 gradi secchi, sole e palme, parchi, ristoranti gratis... perchè da quello che presentate solo i vostri genitori che vi amano tanto possono essere invogliati a raggiungervi lì.... A parte gli scherzi, è già in programma un viaggetto per venirvi a trovare, magari col disgelo, quando i Mammut tornano a girare liberi nei giardini... Beh... torno a lavorare!
Ciao e baci a tutti e due
Andrea (anonimno)
beh...???
RispondiEliminaNon si scrive piu' niente??!!
Andrea
come dice andrea, il sentimento che si prova nel leggervi è quello di una grande tenerezza.Nonostante i sorrisi che su skype regali...tra queste righe si respira la difficolta....i momenti di sconforto...la voglia di tornare al lavoro di sempre(:tra cvc e intubazioni al volo)un periodo per molti aspetti tosto..pieno di attese a cui normalmente non sei abituata .
RispondiEliminaCredo che nel momento in cui incomincerai a lavorare ,quelli si chiederanno perchè hanno aspettato così tanto a chiamarti.
qui in ospedale c'è una specie di tam tam....appena qualcuno ha notizie o legge qualcosa di tuo..immediatamete viene stampato e posto in bacheca.Manchi tanto a tutti.
Stasera sono di guardia in rianimazione e nell'attesa di vedere gli ega ,ti scrivo con una mano e con l'altra incrocio le dita che alla dieci le piastrine rimangano a 17.000,che la pao2 salga quel tanto che basta per non ficcarle qualcosa in testa...che il 4 non stramazzi proprio ora e che la GB continui a stare tranquilla.
Germano è dall'altra parte...:ad avvisarti prima, potevi far la guardia on line con me.sarebbe un nuovo metodo per tenerti allenata a star sveglia come qualche mese fa.
Speriamo che avendo cambiato paese la sfortuna tu l'abbia lasciata qui ...perchè far le notti con te non era una buona garanzia.
Sopravviverò anche a questa notte del cavolo...in fondo mancano solo 8 ore alla fine del turno:che sarà mai!!!!!
Alla prossima chiaretta tvtttttttttbbbbbb
Quindi la mezza di Glasgow non si corre? :-/
RispondiEliminaper Max: no no, la mezza si fa!!... io quando posso mi alleno!
RispondiEliminaper Andrea: abbi fiducia... tra poco torneremo... ho iniziato a lavorare anche io e quindi ho meno tempo per girare supermercati e brevettare la tua idea dello specchietto!!