Con tutto il rispetto per il popolo ospitante……ma d’ora in
poi non mi faccio più insegnare nulla in termini di disinfezione e cura delle
infezioni ospedaliere da chi non sa neanche cos’è il bidet.
La passione per i thriller mi ha fatto, negli anni, divorare
tutto ciò che riguardasse violenza, omicidi seriali, investigazioni e quant’altro….
Insomma..sono la nuova Patricia Cornwell dei poveri…ma l’esperienza che ho
fatto oggi rimarrà indelebilmente impressa nei miei ricordi.
Ebbene oggi non c’avevo una pippa da fare….i pazienti
pazientavano, gli inservienti non servivano e così via. Nella grigia e
sconfortante routine di oggi (niente figure del cazzo, nessuna novità, neanche
un piccolo accoltellamento tanto per allietare la giornata, neanche un
alcolista con cui scambiare due chiacchiere….una palla) mi metto a fare un po’
di “scienza”-se così si può dire-al computer..e il tempo passava senza che
neanche mi accorgessi.
Ecco finalmente il terribile ma quanto mai atteso suono del
cicalino ad interrompere i miei futuristici calcoli…la segretaria mi chiede se
posso firmare delle carte di un decesso per uno che deve essere cremato.
Cheppale, dico io, non era neanche mio paziente….ma gli altri dove sono?
Sai…sono bovero ragazzo emigrato da Italia…..io no sapere niente di vostra
burocrazia!!!
Insomma…..tocca a me.
La tirocinante prescelta nell’aiutarmi a compilare le carte
al decimo sbadiglio e al trentesimo “ma non posso firmare e basta e poi levarmi
dalle palle?” mi dice due cose:
-notizia brutta: bisogna andare anche in camera mortuaria a
constatare il decesso
-per questa cosa, che richiede al massimo un quarto d’ora,
vieni pagato 100 pounds netti
Ora dico: da quando in qua un povero tizio, in camera
mortuaria da ormai 5 giorni, necessita di un certificato ulteriore di morte
dopo aver passato 5 giorni in un frigorifero puzzolente? Boh…ma i cento pound
fanno gola……e poi mi sono detto “con tutte le schifezze che vedo vuoi che un
fottuto cadavere mi faccia impressione?”.
Bravo Ale…clap clap…..
Ridestata debitamente la mia poca voglia di burocrazia firmo
tutto diligentemente e ci apprestiamo a percorrere
i chilometrici corridoi fino alla camera mortuaria che qui chiamano Mortorio
(se lo traduci letteralmente).
Tralascio lo squallore apocalittico delle stanze e dei
corridoi e l’orrore nel vedere l’enorme frigorifero a scomparti. Ci chiedono di
aspettare….. “Ci” perché ervamo io, la giovane dottoressa e una studentessa di
medicina che non aveva mai visto una cella mortuaria e non vedeva l’ora (tralascio
i commenti per pietà).
Adiacenti alla sala principale, mi guardo intorno annoiato
finchè non entrano due necrofori in giacca e cravatta e il corpo di una vecchia
tutto rigido con un braccio in alto dal rigor mortis. Se non fosse per il
rispetto verso la morte che la nostra professione ci insegna ad avere, sembrava
stesse facendo il saluto a Hitler.
Anyway…il bello è che questi due imbecilli hanno cercato di
abbassare il braccio della vecchia con tale violenza che si è sentito uno
“Scroch” potentissimo…….evvia…..braccio a posto, come se niente fosse. Ero
inorridito e pensavo di aver già visto abbastanza quando questi si mettono a
pulirla.
Che bello, penso io, con che rispetto trattano il corpo
della vecchia signora…se non fosse che loro sono in giacca e cravatta, cazzo, e
non in divisa….e stanno maneggiando il corpo bluastro, livido e maleodorante in
abiti civili (molto eleganti, tra l’altro).
Sopraffatto dallo schifo penso di voler andare via e fancolo
a tutti (come ama dire il mio tirocinante dell’arabia saudita che mi ha sentito
tirare il porcone in sala), e fancolo anche ai 100 pounds. Che se li tengano….
Ma il meglio ancora deve venire….
Il gusto per l’orrido non mi fa voltare la faccia come
giustamente avrei dovuto fare…anzi…..e mentre noto con più attenzione mi
accorgo di fissare uno dei due tizi che, mentre allegramente sta frizionando il
torace della signora filofascista, non si accorge che la propria cravatta si
infila ripetutamente nella bocca della defunta piena di schiuma verdastra
conferendo all’inutile e quantomai fuoriluogo accessorio un colorito ruggine
non particolarmente invitante. Una versione horror della pubblicità delle
macine della mulino bianco che vengono intinte dal dito paffutello del sempre
sorridente tipico “bambino delle pubblicità” nel tazzone di latte caldo.
A stento trattengo il groppo in gola palesando un
autocontrollo che non avevo davanti alla tirocinante e alla studentessa che
giustamente si facevano i cazzi loro quando….non ci posso ancora credere…forse
ero ubriaco o drogato……questo qui si accorge della cravatta sporca e chiama una
tizia chiedendogli di pulirla. La tizia, a mani nude, arriva e dà due colpi
alla cravatta a mani nude “done!” ecco fatto , come se avesse spiumacciato una
giacca impolverata.
Non ho vomitato per miracolo.
Stanotte mi sognerò la vecchia con i baffi alla Hitler che
mi rincorre nuda e mi sputa roba verde in faccia……già lo so.
Alla prossima cagata (anche se questa volta io proprio non
c’entro nulla)
Ale
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