giovedì 31 marzo 2011

OCCHIO CHE MI VIENE LA SINDROME

Welcome back Ale,
arieccomi!

Ora capisco perché Stoccolma ha il più alto tasso di suicidi nei mesi invernali……qui a Glasgow l’inverno è stato un po’ simile…buio buio buio….e freddo, neve, pioggia e vento.

Grazie a Dio tutto ciò è solo un ricordo..le giornate si sono notevolmente allungate e finalmente sono in grado di dire che il sole esiste e non è solo un fugace miraggio centellinato dal grigio costante, quel grigio che ti fa sentire un personaggio dei film dell’orrore…tipo quelli della nebbia assassina.

Ovviamente però il sole, anche qui giustamente intervallato da una buona dose di nuvole e pioggia (gli Scozzesi temono tantissimo la siccità) ha una caratteristica fondamentale che ti fa pensare che qui il tempo (meteorologico) congiura contro di te come se avesse un conto personale da sbrigare nei tuoi confronti: ebbene qui il sole è perennemente orizzontale.  Non sale mai ma ti gira attorno aspettando che tu apra l’occhio e che la tua povera retina si secchi come un ramarro sul muretto.

Anyway basta lamentarsi….addirittura la Chiara è riuscita a non uccidere l’ennesima orchidea. Anzi l’ultima, che io avevo dato per moribonda, è rinata tra le lacrime premorte…un po’ come l’araba fenice di Albus Silente.

In questo nuovo contorno le nostre giornate sono finalmente assestate su di una accettabile routine che ci permette di assaporare finalmente i pregi assoluti che derivano dall’esperienza che stiamo vivendo.

E non solo lavorativa…non intendo tediare nessuno sulla bellissima esperienza lavorativa, le opportunità e bla bla bla……intendo esperienza di tipo umano.

Stando qui si raschia via la ruggine dalla botte e si nutre il legno…pronti per versarvi altro vino, vino nuovo. Ma come ogni buona raschiata che si rispetti a volte si espone il legno vivo e lì sono dolori.

D’altronde non si cresce senza che le ossa facciano male…vecchi detti quantomai veri.


Sebbene ovviamente la novità dello stare qui ha diminuito in parte il mio potere di osservazione e di stupore non mi sono certo mancate le figure del cazzo in cui, come un neofita Gianburrasca, autolesionisticamente mi tuffo. D’altronde ora comincio a parlare un po’ più propriamente e a capire di più…..e il cavallo, tenuto a bada per troppo tempo nel recinto, ora sente le briglie allentate e freme per partire al galoppo.

Quando operi (intendo in sala operatoria) e ti ritrovi finalmente da solo (o con qualche tirocinante) devi non solo mantenere una flemma metodica ed un cipiglio professionale e posato ma ti rendi conto che non c’hai più nessuno a pararti le chiappone in caso di disastri. E fin qui tutto ok, d’altronde è il mio lavoro.

Ma ogni cosa che fai la devi anche tradurre, tradurre il nome di un ferro chirurgico (che qui hanno nomi tutti diversi…un po’ come i personaggi di “sogni di una notte di mezza estate”) e non sempre ti viene la parola.

E allora apri la mano sperando che la strumentista, notoriamente saggia, ti porga ciò che vuoi (so che la frase potrebbe essere suonare strana…..).
In mezzo a tutto questo casino Robocop proprio non ci voleva.

D’ora in poi qui camminerò sul filo del rasoio e cercherò di mantenere un profilo politically correct. Ebbene Robocop è un nuovissimo personaggio entrato, purtroppo, a far parte della mia vita professionale.

Un bel giorno novità: si cambiano strumentisti…nuova legge …tutti devono saper fare tutto. Non più strumentisti dedicati alle varie patologie.
Ed ecco Robocop, proveniente dalle sale di chirurgia d’urgenza, entra prorompente e sorridente nelle sale di chirurgia pancreatica.

Perché Robocop? Questo simpatico ragazzo, simpatico sul serio, buono come il pane, ha un problema fisico abbastanza importante (è pressochè completamente sordo e parla anche in maniera strana). Ha 2 specie di orecchie bioniche che lo aiutano a sentire. Però ti deve guardare in faccia e tu devi parlare un po’ altino.
Bene:

- con la mascherina se anche ti guardo in faccia cosa cavolo vedi dalle labbra?

- e soprattutto mentre prima potevo biascicare il nome di un ferro sperando che per assonanza mi passassero i ferri giusti con lui devo urlarlo…anche perché la maggior parte del tempo sta girato di spalle…non gli posso mica dare un coppino ogni volta che mi serve un pinza!!!!!

Quel giorno con Robocop è stato terribile….lui cercava di capire quello che biascicavo urlando (molto ossimorico) in una lingua approssimativamente simile all’Inglese e di passarmi il primo ferro che casualmente gli attraversava il palmo della mano…un po’ come quando fai le mani a rastrello e le passi sulla sabbia sperando di trovare qualche conchiglia.

Poverino…..tanto simpatico ma utile quanto il due di picche a briscola col morto.

Anyway la vita va avanti e giusto la settimana dopo mi sono sparato una bella settimana di guardia giorno.

Un delirio. Siccome hanno chiuso uno degli ospedali di Glasgow tutta la marmaglia di poveracci che afferivano in questo triste nosocomio si è riversato tutto sul mio povero ospedale e giusto quando il sottoscritto era di guardia.

Beh…beata umanità!!!!

40 pazienti al giorno da vedere….uno meglio dell’altro.

Uno di questi, secondo me il migliore in assoluto, si lamentava con me che il troppo alcol che doveva bere gli faceva vomitare il metadone che doveva prendere…molto bene!!!! Pacca sulla spalla e via……Perché scegliere quando puoi avere tutto?

Ma a grandi falcate un altro tizio si è meritato il mongolino d’oro della settimana.

Altro compare di bevute di quello prima…questo ha voluto superare il record e battere in volata il precedente.

Bene…..un pomeriggio me lo vedo ancora più ubriaco, fatto……in coma (ma come cazzo ha fatto che è 2 giorni che è ricoverato?) e il vicino di letto che urla per il dolore alla pancia.

Ma cosa è successo??????????? Elementare Watson……. Questo ha fottuto la morfina al vicino di letto ma non solo…..si è scolato due bottiglie e mezzo di disinfettante alcolico per le mani…..Oleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee! Finalmente ciò che temevo fosse una leggenda metropolitana si è dimostrata essere una assoluta verità!!! Minchia che botta!!!!!!

Era fatto come un cavallo!!!!!! Ma sicuramente avrà avuto un alito freschissimo e avrebbe potuto disinfettarti con una slinguata!!!!!

Anyway la vita procede……. Io sto alla porta e aspetto…..le cose capitano..o meglio…come dicono nei paesi anglosassoni……shit happens!


Un abbraccione a tutti


Alla prossima cagata


Ale McGarden

martedì 15 marzo 2011

GREY'S ANATOMY MI FA UNA PIPPA.....


PER GLI ADDETTI AI LAVORI...O QUASI


Ebbene finalmente ho cominciato a collezionare figure barbine anch’io… lo devo confessare… ero propria invidiosa che solo Ale potesse farle..
In realtà sono quasi due mesi che lavoro, ma mica potevo scrivere subito!! Dovevo almeno avere qualcosa da raccontare, più che altro dovevo almeno aspettare di capire quello che mi dicevano ...
Il primo giorno è stato uno spasso, un bellissimo orientation day, il giorno più temuto da tutti, quello in cui arrivi, non capisci nulla di quello che ti dicono, rispondi facendo solo qualche strana faccia, tanto che secondo me si chiedono se sono cerebrolesa, e poi ti portano a vedere la terapia intensiva, la semintensiva, l’ucic, arrivi in sala, beccano il primo sfigato specializzando di guardia e ti affidano a lui: questo ti mostra tutto, o almeno tutto quello che gli viene e in mente, poi ti  passano alla sister (e tu nel mentre ti chiedi “che cavolo centra mia sorella, che poi non ho, in tutto questo?”) che ti mostra nuovamente le stesse cose, con parole diverse, tutti i carrelli (intubazione difficile, ipertermia maligna, emorragie gravi…ah secondo voi esiste un posto in Italia dove c’è il kit ipertermia maligna??, un intero carrello con scorte di dantrolene sodico che neanche se in tutte le sale ci fosse contemporaneamente un caso di ipertermia riusciremmo a finire), le uscite di emergenza e l’estintore e ti spiega benissimo tutte le norme di sicurezza in caso di incendio .. (anche noi lo faremmo, vero?). Finito con la sister… (so che forse vi chiedete cose è la sister, ma vi lascio nel dubbio ancora un po’.. così provate anche voi), stai circa mezz’ora in cucina, a non capire discorsi fatti in glasvigen, finché qualcuno non ti rivolge la parola mosso da pietà nei tuoi confronti… poi ti alzi, ti perdi 3 o 4 volte per arrivare dove avevi lasciato le tue cose, cerchi di mangiare qualcosa (mai andare in un mensa scozzese!!!) e te ne stai a pensare perché non sei stato semplicemente a casa a pulire, cucinare, correre e dipingere e leggere….Alla fine qualcuno ti vede, si ricorda di te, ed il primo giorno almeno ti mandano a casa!!
Bene, peccato che lavorando in tre ospedali diversi, il tutto si è ripetuto altre 2 volte (anche se devo essere sincera in modo meno intenso) e l’ultima volta (praticamente l’altro giorno perché ho cambiato ospedale) ho avuto l’onore di vedere in un solo giorno altri 4-5 padiglioni operatori (uno per specialità naturalmente)!! Che culo vero?? Sapete quanto è bello cercare di ricordarsi dove sono le cose quando non ti ricordi neppure dove sono le sale o semplicemente non sai il codice per entrarci??
Ma le cose più divertenti sono perdersi per cercare di andare a prendere il cicalino, avere il cicalino e non capire quello che dice quando parla… ma soprattutto che lo stesso cicalino suona in due ospedali diversi (non chiedetemi perché) e che se per caso emette il famoso urlo per arresto cardiaco, devi anche cercare di capire dove C…o è stato questo arresto, e se per sfiga (come sempre succede quando tieni il cicalino le prime volte) capita dove sei di guardia tu, devi correre… ma dove?? Allora aspetti di vedere un altro correre e così sai dove andare!! Ma la cosa più bella è avere uno che ti va a prendere lo zaino mentre tu vai dal povero diavolo che sta male… e poi vedere quelli che dovrebbero essere paramedici in grado di intervenire per qualsiasi cosa, peso circa 150-180 kg ciascuno, in dispnea solo per piegarsi ed alzare la barella, tutti sudati… e tu pensi… ma perché non organizzare una qualche dieta prima di iniziare?? Perché se per caso anche questo fa un arresto… come si fa poi ad intubarlo?
Per non parlare del fatto che qui si lamentano tutti di non avere abbastanza infermieri, poi però entri in sala, per la precisione sala antalgica, e trovi un infermiere per parlare con il malato (questo deve pur essere a suo agio, o no??), uno di anestesia, uno di sala, due possibili strumentisti, due tecnici radiologi e due medici. A quel punto pensi.. ma perché sono così idiota che in Italia faccio tutto con un singolo infermiere che poverino diventa un polipo per riuscire a fare contemporaneamente più cose?? E che ne dite che per legge hanno un infermiere per paziente in terapia intensiva, perché se avessero un rapporto di due malati per infermiere si chiamerebbe terapia semi-intensiva?? Come ragionamento non fa un piega… ma allora le nostre italiane come le dobbiamo chiamare dato che quando siamo fortunati il rapporto è 1 a 3??
Ma poi..dove la trovate una che vince la lotteria e si spende tutto in eroina tanto che non le rimane più nulla neppure per comperarsi il cibo di tutti giorni ed arriva a pesare 35 kg??? O uno che a 30 anni ha già 7 figli?
Beh comunque non preoccupatevi…da domani inizio anche un po’ di rianimazione… allora sì che rideremo..

Cheers

Chiara